Cari concittadini dozzesi,
con queste poche righe desidero
spiegare quale dovrà essere la funzione di “Progetto Dozza”, il movimento
politico che ho fondato lo scorso novembre insieme al Consigliere Mirco
Franceschelli.
In questi due anni di attività politica ci siamo resi
conto di quanto
poco partecipativo sia il processo decisionale adottato dall'Amministrazione dozzese, ogni volta che essa è chiamata ad assumersi responsabilità importanti. Non è mai successo che ci venisse chiesto quale fosse la nostra posizione, neanche a proposito di temi fondamentali come il bilancio, il piano delle opere pubbliche o il piano strutturale. Questo atteggiamento determina un forte indebolimento del sistema democratico perché il ruolo del Consigliere Comunale viene ridotto a quello di semplice alza mano: le funzioni di controllo e di indirizzo rispetto all'operato della Giunta sono pesantemente compromesse. Con una ulteriore presa di responsabilità, rispetto all'impegno assunto in occasione delle scorse elezioni comunali, abbiamo deciso di opporci a tutto questo dando vita ad un nuovo ed ambizioso progetto. Siamo convinti che Dozza abbia bisogno di una ventata d'aria nuova, proprio perché la mancanza di un confronto aperto e la scarsità di idee innovative – fondamentali, soprattutto in una fase di crisi economica come quella che stiamo vivendo – rischiano di indebolire profondamente la nostra realtà. Le proposte di sviluppo urbanistico e di pianificazione delle opere pubbliche sulle quali l'Amministrazione dozzese sta lavorando denotano tutte queste criticità e ci appaiono retrograde perché basate su un'idea di sviluppo tipica degli anni '80.
poco partecipativo sia il processo decisionale adottato dall'Amministrazione dozzese, ogni volta che essa è chiamata ad assumersi responsabilità importanti. Non è mai successo che ci venisse chiesto quale fosse la nostra posizione, neanche a proposito di temi fondamentali come il bilancio, il piano delle opere pubbliche o il piano strutturale. Questo atteggiamento determina un forte indebolimento del sistema democratico perché il ruolo del Consigliere Comunale viene ridotto a quello di semplice alza mano: le funzioni di controllo e di indirizzo rispetto all'operato della Giunta sono pesantemente compromesse. Con una ulteriore presa di responsabilità, rispetto all'impegno assunto in occasione delle scorse elezioni comunali, abbiamo deciso di opporci a tutto questo dando vita ad un nuovo ed ambizioso progetto. Siamo convinti che Dozza abbia bisogno di una ventata d'aria nuova, proprio perché la mancanza di un confronto aperto e la scarsità di idee innovative – fondamentali, soprattutto in una fase di crisi economica come quella che stiamo vivendo – rischiano di indebolire profondamente la nostra realtà. Le proposte di sviluppo urbanistico e di pianificazione delle opere pubbliche sulle quali l'Amministrazione dozzese sta lavorando denotano tutte queste criticità e ci appaiono retrograde perché basate su un'idea di sviluppo tipica degli anni '80.
Questa è l'occasione giusta per
dare voce a tutti coloro che credono di poter dare un contributo al rilancio
della nostra comunità. Dovremo essere capaci di spostare l'attenzione sui tanti
punti di forza sui quali possiamo,
fortunatamente, contare: il fatto di essere una piccola comunità, il rilancio
del Borgo antico di Dozza, il potenziamento dell'offerta turistica e la tutela
del patrimonio ambientale.
Se consideriamo la storia degli
ultimi decenni, la mancanza di progettualità è un elemento tipico della
politica italiana e spesso si manifesta senza eccezioni, dal livello nazionale
a quello locale. Per il cittadino medio è molto difficoltoso poter incidere
sulle dinamiche nazionali ma sono fortemente convinto che, con un po' di buona
volontà e con le giuste motivazioni, si possano produrre cambiamenti, anche
importanti, del contesto in cui si vive. E' il momento giusto per mettersi in gioco
e farsi sentire. E' sotto questo aspetto che noi dozzesi dobbiamo diventare,
necessariamente, più ambiziosi. Questi sono i motivi per cui, nei prossimi
mesi, oltre ad occuparci dell'attività consigliare, ci concentreremo sulla
preparazione di un vero e proprio progetto di rilancio del nostro territorio,
possibilmente concentrato su una serie di idee innovative e chiare. Per
raggiungere questo obiettivo sarà ben accetto il contributo di chiunque voglia
partecipare costruttivamente. Nel frattempo posso garantire che continueremo,
coerentemente con quanto fatto fino ad oggi, ad esprimere le nostre posizioni e
ad opporci a proposte di sviluppo che
non ci convincono perché poco attente al contesto economico ed ambientale nel
quale viviamo.
Proprio sotto questo aspetto
stiamo attraversando un periodo molto importante per la nostra comunità.
Infatti il Consiglio Comunale dovrà eprimersi riguardo a temi decisivi come il
PSC, mentre sono già state prese decisioni difficili riguardo all’IMU e, più
complessivamente, al bilancio. Come abbiamo dimostrato nei mesi scorsi, noi di
Progetto Dozza abbiamo le idee molto chiare sul da farsi. Colgo l'occasione per
rivendicare la bontà delle scelte che abbiamo fatto opponendoci alle proposte
di sviluppo urbanistico che ci sono state sottoposte (sulle quali, tra l'altro,
è in corso un'indagine della Guardia di Finanza). Ribadisco anche la nostra
netta contrarietà riguardo alla realizzazione di un costoso sottopassaggio alla
Via Emilia. La raccolta firme che abbiamo promosso sta dando risultati molto
incoraggianti. Oggi opere di questo genere non si progettano di frequente,
anche perché ritenute sorgenti di degrado poco gestibili. Inoltre, a nostro
parere, non si è tenuto conto a sufficienza del rischio legato all'eventuale
ritrovamento di resti archeologici. Ovviamente un evento di questo tipo
metterebbe in discussione l'esecuzione dei lavori. Ponendoci in un'ottica più
moderna e progressista riteniamo che sarebbe stato meglio destinare le nostre
attenzioni al completamento della pista ciclabile in direzione Imola. In questo
modo avremmo ottenuto comunque un miglioramento della sicurezza stradale,
portando a termine un'opera che, ad oggi, è incompleta.
Per concludere voglio ricordare
un altro problema annoso che rischia di non essere risolto in tempi brevi:
quello legato al traffico, soprattutto nelle ore di punta, che interessa il
tratto urbano della Via Emilia. Noi pensiamo che il problema sia stato
sottovalutato e, anche in questo caso, dovremo produrre delle proposte concrete
per risolverlo. Insomma, c'è molto lavoro da svolgere ma cercheremo di farci
trovare pronti. Progetto Dozza può essere lo strumento giusto per dare un
proprio contributo alla gestione della cosa pubblica.
Luca Albertazzi
Capogruppo Progetto Dozza
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