— DOZZA —
MENO PROMESSE e più fatti concreti. Questo il proposito di
‘Progetto Dozza’ per le prossime elezioni amministrative. Il valzer
delle alleanze deve ancora partire, ma il movimento civico ha deciso di
concentrarsi sui contenuti più che su ipotesi e programmi a lungo
termine. «Siamo un movimento trasversale, aperto al dialogo con tutti —
spiega il capogruppo Luca Albertazzi (nella foto) —. Se decidessimo di
partecipare da soli alle elezioni, io sarei disponibile a candidarmi
come sindaco. Ma siamo ancora in una fase di discussione».
L’IPOTESI
di chiedere la certificazione al Movimento 5 stelle, come si mormora da
giorni, non è all’ordine del giorno. «Preferiamo rimanere privi di
etichettature a livello nazionale, anche se tra di noi ci sono dei
simpatizzanti — spiega Albertazzi —. Le proposte dei 5 stelle sono
vicine alle nostre, ma ci teniamo a mantenere la nostra autonomia». Per
il momento, l’attenzione è puntata sulla costruzione del programma, che
sarà delineato durante le riunioni aperte a tutti. Tra una decina di
giorni ci sarà il primo incontro dell’anno nuovo e si discuterà di un
cambiamento di metodo fondato su una maggiore autonomia decisionale per
il paese.
«Ci concentreremo sui problemi concreti — aggiunge
Albertazzi —. Il traffico sulla via Emilia, il collegamento tra Dozza e
Toscanella, il Borgo che deve essere rivitalizzato e considerato un vero
e proprio motore per lo sviluppo. Tutti elementi sui quali si può
intervenire senza promettere la luna». Le critiche vanno soprattutto ai
progetti relativi a infrastrutture e opere pubbliche. Non ci sarebbero,
secondo loro, margini di realizzazione a breve termine. «Le promesse che
molti fecero 10 o 15 anni fa non saranno mantenute — conclude il
capogruppo di ‘Progetto Dozza’ —. Mi riferisco, ad esempio, alla
stazione ferroviaria. Riconosco che non è solo colpa del Comune, ma non è
il caso di portare avanti dei progetti che rischiano di essere soltanto
delle bandiere».
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